David Virelles è erede della grandissima scuola dei pianisti cubani ma è anche un jazzman che guarda avanti. Nato e cresciuto a Santiago, figlio di due musicisti, cominciò a studiare pianoforte da bambino e naturalmente conobbe tutti i generi che rendono ricchissimo e pressoché unico il patrimonio musicale dell’isola. Virelles ha guardato con molta attenzione alle radici africane della musica caraibica, e anche ai suoi aspetti rituali e folklorici in un contesto, però, che si inserisce nelle tendenze del jazz contemporaneo. Soggiorni prima in Canada, poi a New York, dove si stabilì definitivamente dal 2009, gli permisero di entrare in contatto con la scena del jazz americano. Nel 2014 fece il suo esordio come leader per la ECM. Le collaborazioni con musicisti come Henry Threadgill, Mark Turner, Chris Potter, Andrew Cyrille, Steve Coleman descrivono bene l’identità artistica di un jazzman innovatore e creativo, che però non ha certo allentato, sia come performer che come compositore, i legami con la propria matrice culturale.