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Paolo Fresu “Ferlinghetti”

Come mettere in musica la poesia di una generazione di visionari anarchici, eccentrici e fuori dalle regole. Ci prova Paolo Fresu che ha scritto e suonato la colonna sonora di “The Beat Bomb”, docufilm sulla figura di Lawrence Ferlinghetti, uno dei protagonisti della Beat Generation con Jack Kerouac, Gregory Corso, Allen Ginsberg, William Burroughs. “Ferlinghetti” è il titolo del disco con quelle musiche, edito dall’etichetta di Fresu, Tŭk Music, ed è anche un progetto live.

Fresu rivolge la sua attenzione a una stagione di grande creatività, passioni, anticonformismo che agitò l’America del maccartismo, delle discriminazioni, dell’ossessione nucleare, della guerra fredda. Dalla sua libreria di San Francisco l’editore militante Ferlinghetti, egli stesso poeta, pittore, attivista, pubblicava i lavori dei suoi amici beatnik, non senza qualche grana giudiziaria.

In “Ferlinghetti”, Fresu fa ricorso ai più stretti collaboratori: il pianista Dino Rubino e il bassista Marco Bardoscia (con lui fin dal trio “Tempo di Chet”) e il bandoneonista Daniele Di Bonaventura, partner di tanti progetti.

Trasmette un profumo di nostalgia questa musica di Fresu, un mood in cui il trombettista sardo è a completo agio, e che il bandoneon sottolinea. C’è il senso di qualcosa di prezioso che si è perduto con la fine di quella generazione, forse un approccio poetico e visionario alla vita. C’è anche la consapevolezza di qualcosa che però rimane, l’inquietudine intellettuale restia ad autoritarismi di ogni risma, e in questo senso la “beat bomb” è ancora un ordigno non completamente disinnescato. Fresu e i suoi musicisti suonano note che oggi si confondono con versi e immagini di allora in una idea di arte totalizzante che rende prezioso questo progetto.

Orari
  • Apertura biglietteria: ore 16:00
  • Apertura porte: ore 16:15
  • Inizio concerto: ore 17:00
Biglietti

da € 18 prevendita inclusa

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