The Swingers Orchestra nasce come formazione stabile nel 1999. In un primo momento il target è quello degli eventi popolari, e gli spazi sono i centri commerciali, le multisale, le cene aziendali. Il repertorio iniziale fu quello delle canzoni dei film della Disney. Il nome tradisce però fin da subito l’idea di rifarsi alla grande tradizione delle orchestre della Swing Era.
Nel 2002 spunta l’idea di un’orchestra che potesse suonare tanto e per questo non di grandi dimensioni (per i costi troppo elevati). Il risultato è una formazione di otto elementi con un look vecchio stile (i leggii sono quelli originali in legno!) e un progetto orecchiabile e appetibile dedicato a Count Basie.
Via via si è aggiunto un repertorio da crooner con in mente Frank Sinatra ed un altro ispirato a Ella Fitzgerald. A Umbria Jazz presentano un programma appositamente allestito per l’occasione e dedicato alle orchestre di Benny Goodman e Artie Shaw, grandi protagonisti dell’era dello Swing declinato nel genere grandi formazioni, popolarissime e nello stesso tempo capaci di ottima musica.
La Swingers Orchestra celebra Goodman e Shaw, entrambi clarinettisti, con due solisti eccezionali come Paolo Tomelleri e Alfredo Ferrario. Gli arrangiamenti sono tratti dalle incisioni originali degli anni ’30 e ’40 e sono stati curati da Stefano Caniato, pianista e arrangiatore dell’orchestra. La front line è composta da jazzmen affermati come Rudy Migliardi e Emilio Soana della vecchia orchestra Rai di Milano, Francesco Santucci dell’orchestra Rai attuale di Roma, Giulio Visibelli. La ritmica è affidata a Delio Barone alla chitarra, Claudio Bonora alla batteria ed Enrico Lazzarini al contrabbasso. Il concerto promette una passionale escursione nelle pagine gloriose dello Swing con musicisti perfettamente calati nella parte e che suonano quella musica che sa di storia con invidiabile freschezza.