“Cosa sono le nuvole” per Luciano Biondini e Danilo Rea: titolo evocativo per un affascinante viaggio lungo i percorsi della grande melodia italiana, e non solo, alla ricerca di stimoli ed emozioni.
Luciano Biondini, spoletino, formazione classica e un amore per il jazz, è uno dei fisarmonicisti italiani più importanti, e anche dei più attivi, chiamato a partecipare a numerosi progetti con partner come Tony Scott, Enrico Rava, Mike Turk, Ares Tavolazzi, Battista Lena, Gabriele Mirabassi, Roberto Ottaviano, Javier Girotto, Enzo Pietropaoli, Rita Marcotulli, i Fratelli Mancuso, Rosario Giuliani, Rabih Abou-Khalil.
L’eclettismo di Biondini, e anche quello del suo strumento, hanno permesso al fisarmonicista umbro di passare agevolmente dal repertorio classico al jazz, dalla tradizione popolare alla canzone, dalla musica per il cinema a quella etnica di matrice mediterranea.
La partnership con Danilo Rea, come ha raccontato lo stesso Biondini, è nata nel drammatico periodo della pandemia, per trovare subito una istintiva, naturale sintonia. Questo, nonostante la coesistenza tra due strumenti armonici come pianoforte e fisarmonica (che Richard Galliano ha definito una specie di gran coda con le bretelle) non sia semplice. Tutto passa attraverso l’improvvisazione e l’interplay, e basta ascoltare come Biondini e Rea interpretano in questo spettacolo il repertorio della canzone d’autore italiana ma anche quello della tradizione popolare e dei classici del jazz per rendersene conto immediatamente.