Floriano Giardino porta nei suoi set tutte le ere dell’archeologia musicale di matrice house che ha approfondito nel corso degli anni. Ha iniziato a suonare con un iPod, poi con due telefoni collegati a un mixer, per arrivare a conquistare la prima console e portare “le feste fuori dalle mura domestiche” — da qui il riferimento al Giardino nel nome.
Il suo stile spazia tra progressive, electro, deep, groove e afro house ma, in continua crescita e ricerca, rimane aperto ad altre sonorità.