Lo scorso novembre è uscito un disco di Giovanni Mirabassi e Rosario Giuliani, “Live & Kicking”. Il disco è stato registrato dal vivo in un famoso studio di Parigi, non a caso. Mirabassi e Giuliani, infatti, sono molto popolari in Francia, dove hanno svolto – soprattutto il pianista perugino – gran parte della loro attività artistica. Il duo pianoforte/sassofono rimanda inevitabilmente a una dimensione più intima, vive di un dialogo e nello stesso una sintesi di due sensibilità diverse ma perfettamente compatibili. Sul filo conduttore della malinconia, attraverso composizioni originali di entrambi che sono anche un omaggio alle radici italiane non meno che alla tradizione del grande jazz americano, Mirabassi e Giuliani scrivono un capitolo importante del lungo percorso artistico che ha già consegnato alle cronache degli ultimi anni lavori che si iscrivono nella produzione maggiore del jazz italiano ed europeo.
Giuliani in Francia ha registrato a lungo per la Dreyfus, fino alla scomparsa di Francis Dreyfus. Nel mondo del jazz gode di grandissima considerazione, come dimostrano già le prime tappe più importanti della sua carriera: nel 1996 il premio intitolato a Massimo Urbani e l’anno seguente l’Europe Jazz Contest assegnatogli in Belgio come miglior solista e miglior gruppo. Nel 2000 inoltre si è aggiudicato il Top Jazz nella categoria nuovi talenti del referendum annuale indetto da Musica Jazz. È ospite dei più importanti festival del mondo dove è considerato uno dei più autorevoli rappresentanti del jazz italiano.
Il perugino Mirabassi è cresciuto musicalmente suonando Bach ma presto, anche grazie ai concerti di Umbria Jazz nella sua città natale, ha scoperto la passione per la musica improvvisata. Ancora teenager ha suonato con Chet Baker e Steve Grossman, per poi trasferirsi a Parigi e ottenere in Francia importanti riconoscimenti come il Django d’Or dopo il suo primo disco di piano solo, “Avanti!”, una raccolta di canti rivoluzionari di tutto il mondo.
