“Il messaggio di LegnoMadre – spiega Marco Bardoscia – è quello di restare vigili per proteggere la nostra madre Terra; il legno dei nostri amati alberi è un materiale “sacro” per il suo essere vivo, malleabile, duro e flessibile allo stesso tempo, per la sua capacità di proteggerci e scaldarci, per la moltitudine di impieghi che se ne possono fare.” Ecco perché tutti gli strumenti del progetto, a partire dal contrabbasso di Bardoscia, sono di legno. LegnoMadre è dunque anche il canto d’amore del legno (e di chi lo suona) per la madre Terra.
Musicalmente, LegnoMadre risulta ricco di colori più latineggianti, frutto di una profonda passione mai sopita per la musica cubana e brasiliana e che ora affiora dal mondo artistico del contrabbassista salentino.
Il suo storico trio qui viene allargato a quintetto con la sensibilità musicale di Simone Padovani alle percussioni e di uno dei più importanti clarinettisti italiani degli ultimi anni, Gabriele Mirabassi.
Bardoscia, ascoltato tante volte con Paolo Fresu e in molte altre situazioni intriganti, si ritaglia un ruolo speciale come leader di progetti di sostanza non solo musicale ma anche culturale in senso più vasto. È una musica non solo bella da ascoltare, ma anche uno stimolo a riflettere.
Ad Umbria Jazz 2025 Bardoscia presenta questo interessante progetto insieme all’Orchestra da Camera di Perugia.
- Marco Bardoscia, contrabbasso, composizioni e arrangiamenti
- Gabriele Mirabassi, clarinetto
- William Greco, pianoforte
- Dario Congedo, batteria
- Simone Padovani, percussioni
Orchestra da Camera di Perugia
Primi violini:
Azusa Onishi ** – Iku Uejima
Secondi violini:
Matteo Di Iorio * – Silvia Palazzoli
Viole:
Daniele De Padova
Violoncelli:
Catherine Bruni
Contrabbasso:
Alessandro Salvatore Schillaci
Oboe:
Simone Frondini
Fagotto:
Luca Franceschelli
** spalla d’orchestra
* prime parti