Nel microcosmo del jazz tradizionale non c’erano molte donne, a parte le cantanti. Ora la situazione sta cambiando, e questo gruppo che ha base a New Orleans ne è un esempio. L’altra metà del cielo dimostra di avere swing da vendere.
La formazione della band rievoca le prime orchestre Dixieland: una front line con tromba, trombone e clarinetto ed una sezione ritmica con basso, chitarra e washboard. Niente pianoforte e batteria. Le sei signore della Shake ‘Em Up Jazz Band riescono a far rivivere con rigore la tipica polifonia (e i gruppi vocali) degli anni ruggenti del jazz, quando le star erano il trombettista King Oliver, il trombonista Kid Ory, il clarinettista Johnny Dodds, e a mettersi in evidenza con assoli perfettamente “in stile”.
La band si sente orgogliosa rappresentante del jazz coniugato al femminile e non rinuncia mai a sottolinearlo. Il secondo album, “A Woman’s Place”, comprende solo canzoni scritte da donne tra gli anni ’10 e ‘30.
La band nacque nella estate del 2016.
Doveva esistere solo per una occasione ma poi, per il successo riportato e le richieste che seguirono da parte di club e festival, divenne un gruppo stabile. Ha inciso dischi e fatto tour in America e fuori, portando con grazia e verve il buon vecchio jazz che non ha mai perduto il suo fascino. Oggi è un punto fermo della vita musicale di New Orleans, soprattutto del lato più tradizionale, e contribuisce a non disperdere il prezioso patrimonio del jazz delle origini.