
Il premio della Fondazione Perugia a Enrico Piernanunzi
PREMIO 2025
Ambasciatori dell’Umbria Nel Mondo
La Fondazione Perugia conferma anche quest’anno la sua partecipazione e il suo sostegno ad Umbria Jazz. Una collaborazione naturale tra due realtà che pur nascendo e avendo il loro centro vitale nel territorio hanno assunto negli anni una rilevanza ed un prestigio che travalica i confini regionali. Nell’ambito di questo impegno la Fondazione ogni anno consegna un premio a musicisti che hanno portato e tenuto alto il nome dell’Italia e dell’Umbria nel mondo, facendosi ambasciatori di un modo di essere e vivere la cultura che è nel dna del nostro paese. Negli anni passati sono stati premiati grandi nomi del panorama musicale che hanno fatto, e stanno facendo, la storia e la fortuna di Umbria Jazz: Enrico Rava, Renato Sellani, Giovanni Tommaso, Stefano Bollani, Francesco Cafiso, Roberta Gambarini, Franco D’Andrea, I Solisti di Perugia, Danilo Rea, Enzo Pietropaoli, Giovanni Guidi, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Paolo Fresu, Rosario Giuliani, Dado Moroni, Gianluca Petrella, Alessandro Lanzoni. Quest’anno:
La Fondazione Perugia premia
Enrico Pieranunzi
Uno dei pilastri su cui è stata costruita la via italiana al jazz, un artista personalissimo per la grande sensibilità melodica e allo stesso tempo solidamente radicato nella tradizione del jazz. Enrico Pieranunzi è un musicista eclettico (dal blues al Barocco) in cui pianismo, composizione e arrangiamento sono inscindibilmente intrecciati, non solo come jazz performer ma anche come autore di partiture per cinema e teatro. Il suo mondo musicale ha confini labili, il che fa di lui un musicista tra i più versatili della scena europea. Nel suo percorso, jazz e tradizione classica convivono fin dall’inizio uno a fianco all’altra. Troviamo così nella sua ricchissima discografia (più di 80 album) collaborazioni prestigiose con luminari del jazz come Chet Baker, Paul Motian, Charlie Haden, Marc Johnson, Lee Konitz e Joey Baron ma anche un cd in duo con Bruno Canino (Americas) e lavori su Scarlatti, Bach, Handel, Martinu, Gershwin (quest’ultimo in trio con suo fratello Gabriele al violino e con Ganriele Mirabassi al clarinetto).
Il pianista romano è l’unico italiano ad aver suonato e registrato più volte a suo nome nello storico “Village Vanguard” di New York e, tra i numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali per la sua attività musicale, vanno ricordati il “Django d’Or” francese (1997) come miglior musicista europeo, l’Echo Award 2014 in Germania come “Best International Piano Player” e il premio “Una vita per il jazz” assegnatogli nello stesso anno dalla rivista Musica Jazz.
Parecchie sue composizioni sono diventate veri e propri standard suonati e registrati da musicisti di tutto il mondo e sono state pubblicate nei più prestigiosi Real Book.
Il suo linguaggio musicale è stato oggetto di numerose tesi di laurea o di dottorato, in Italia e all’estero.
La consegna del premio avverrà in occasione del concerto dell’artista giovedì 17 luglio alle 12,00 alla Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria.