Enrico Rava è uno dei musicisti più presenti nelle edizioni estive e invernali di Umbria Jazz. Il che è del tutto normale se si pensa quanto Rava abbia inciso sullo sviluppo del jazz italiano ed europeo. Il free jazz dei primi anni della carriera con Steve Lacy e Gato Barbieri, l’esperienza newyorkese con Cecil Taylor, Carla Bley e la JCO (la monumentale opera della Bley, “Escalator Over The Hill”), gli incroci con l’avanguardia europea, la scoperta dell’opera lirica in chiave jazz, le collaborazioni con alcuni dei più importanti artisti della scena contemporanea: sono capitoli, più che di una singola biografia, della storia del jazz del vecchio continente.
Umbria Jazz lo ospita quest’anno con un quintetto che guarda alle nuove generazioni. Come il prodigioso trombonista Matteo Paggi (studi accademici al Conservatorio di Amsterdam) e la batterista Evita Polidoro dei Nerovivo, band finalista del Conad Jazz Contest 2019 e con esperienze live con Dee Dee Bridgewater e Miguel Zenón. Il chitarrista Francesco Diodati ed il bassista Francesco Ponticelli hanno fatto parte delle recenti band di Rava, e insieme suonano nel trio Floors.
Il quintetto “senza paura” mette insieme energie giovani e creative e l’enorme esperienza di Enrico Rava band leader, oltre che sempre straordinario solista evergreen del migliore jazz.
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Enrico Rava “The Fearless Five”
- Enrico Rava, tromba
- Matteo Paggi, trombone
- Francesco Diodati, chitarra
- Francesco Ponticelli, contrabbasso
- Evita Polidoro, batteria