Con il suo swing ironico d’altri tempi Ray Gelato, cantante e sassofonista, è diventato, edizione dopo edizione, uno dei beniamini del pubblico di Umbria Jazz. Londinese, figlio di un militare americano di stanza in Gran Bretagna, il giovane Ray è cresciuto ascoltando da un lato le canzoni di Frank Sinatra e Dean Martin, dall’altro rock n’ roll e jive. All’epoca i beniamini del pubblico, soprattutto degli adolescenti, erano Louis Jordan, Louis Prima, Bill Haley. Per il sax tenore il modello di Ray era Sam Butera.
A partire dalla sintesi di queste influenze, Ray ha costruito una formula esplosiva che ricicla con freschezza ed energia, e soprattutto con grande sense of humor, la musica spensierata che si suonava e si ballava negli anni ‘50 e ‘60. Formula con cui ha riscosso una grande popolarità, soprattutto in Italia. Lanciato da Umbria Jazz, che lo ha ospitato più volte nei suoi cartelloni, è diventato uno dei preferiti del pubblico del festival.