VIVA/DE ANDRÉ
Edizione Speciale con DANILO REA
Luigi Viva, reading
Luigi Masciari, chitarra, direzione musicale, arrangiamenti
Danilo Rea, pianoforte
Francesco Bearzatti, clarinetto, sax tenore
Alessandro Gwis, pianoforte, tastiere
Francesco Poeti, basso
Pietro Iodice, batteria
A venticinque anni dalla scomparsa di Fabrizio De André (11 gennaio 1999) Luigi Viva presenta lo spettacolo Viva/De André di cui è uscito l’omonimo cd con le canzoni di Faber rilette (in studio) da una band di eccellenti musicisti e con due ospiti molto speciali: Giulio Carmassi e Michael League (Snarky Puppy).
Nell’evento live a Orvieto questa è la line up: Luigi Viva, reading; Luigi Masciari: chitarra, direzione musicale e arrangiamenti; Danilo Rea: pianoforte; Francesco Bearzatti: sax, clarinetto; Alessandro Gwis: pianoforte, tastiere; Francesco Poeti: basso; Pietro Iodice, batteria.
Viva, giornalista e scrittore, è un grande conoscitore e fan di Fabrizio su cui ha scritto due libri, “Non per un dio ma nemmeno per gioco” e “Falegname di parole – le canzoni e la musica di Fabrizio De André”, editi da Feltrinelli.
Nei suoi lavori Viva ha messo in evidenza la grande passione di Fabrizio De André per il jazz.
Fra il ’56 e il ’60 Faber fece parte, come chitarrista, del Modern Jazz Group diretto dal pianista Mario De Sanctis. L’interesse per il jazz nacque nel 1956 quando acquistò l’album “The Jimmy Giuffre 3”, rimanendo affascinato dal grande Jim Hall, maestro della sei corde. Non a caso, moltissimi anni più tardi (1996), Fabrizio decise di ispirarsi a Jimmy Giuffre per una parte delle musiche di quello che sarebbe stato il suo nuovo lavoro, mai completato (“I Notturni”).
Viva/De André è uno spettacolo di musica e parole da cui anche attraverso documenti inediti esce uno spaccato interessantissimo del musicista ma anche della straordinaria sensibilità civile dell’uomo.
La maggior parte dello spettacolo comunque consiste nella rilettura in chiave jazz delle canzoni di Fabrizio. Canzoni come “La Guerra di Piero”, “Valzer Per Un Amore”, “La Città Vecchia”, “Creuza de Mä”, “La Canzone di Marinella”.
“L‘idea del reading – spiega Viva – si basa sull’assenza/presenza della voce. La voce politica, dell’impegno civile che vive attraverso la sua opera e si contrappone all’assenza fisica della voce che non può più cantare per noi. Insieme al racconto delle fasi più importanti della sua vita, dall’infanzia, alla passione per il jazz e Georges Brassens, ho provato a far riemergere un De André fuori dagli schemi grazie anche a inediti contributi audio che lo vedono protagonista.”