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Umbria Jazz

Umbria Jazz 2004

Perugia, 9 - 18 luglio 2004

La cosa migliore?

Sarebbe banale insistere nuovamente sui preziosismi del trio Keith Jarrett – Gary Pecock – Jack DeJohnette.
Il superquartetto Wayne Shorter, Herbie Hancock, Dave Holland, Ruben Blades con la sua musica dilatatissima fa sfoggio assoluto di mestiere e a tratti di ispirazione.
Il mitologico veterano Burt Bacharach con la sua preziosa collezione di canzoni e la sua vocina sfida le regole dell’intonazione (meravigliosa la sua Alfie). C’è il nuovo astro della vocalità swingante e sinatriana, Michael Bublè. E ci sono gli inossidabili Manhattan Transfer, il vecchio leone del soul James Brown. La Liberation Music Orchestra stavolta guidata, come all’origine, da Charlie Haden e Carla Bley evoca una gloria mai tramontata.

Nel menù c’è anche una pop star della black music come Alicia Keys,  Il veterano B.B.King torna imperterrito con il suo blues. E l’imprevedibile George Clinton, campione del funk, si dimostra tanto geniale quanto cialtrone.

Nei teatri c’è più spazio per le raffinatezze e, allora, vale la pena ricordare i luccicanti set di una gloria del pianismo, il veterano Hank Jones, ospite del quartetto di Joe Lovano, commovente nella sua luminosa padronanza della tastiera, e uno dei più trascinanti altosassofonisti della storia del jazz, Jackie McLean.

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